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Lo sapevi che puoi essere sospeso da un panel di consumatori?

Chi bara, chi non risponde con serietà ai sondaggi, può essere sospeso. Ecco cosa c’è da sapere

Lo sapevi che puoi essere sospeso da un panel di consumatori?

Ebbene sì, succede! Qui le ragioni di ciò – e come evitarlo.

I sondaggi tra i consumatori sono un metodo rapido e affidabile per capire le necessità e i desideri del pubblico: nel giro di poche ore o di qualche giorno è possibile riunire un gruppo mirato di persone e trasformare le loro opinioni e preferenze in informazioni utilizzabili concretamente.

Se il panel è di alta qualità, questo è ovvio.

Per garantire che i consumatori siano targettizzati correttamente e che la loro opinione sia veritiera, le società di indagini di mercato utilizzano una varietà di strategie per il controllo qualità.

Prima di tutto, il campione analizzato deve essere di una certa dimensione, di solito almeno 1000 persone, e deve essere demograficamente rappresentativo. Ma se questo migliaio di persone non dà risposte sincere, può essere necessaria la “squalifica”.

Come e quando ciò avviene, e cosa dovresti sapere come partecipante al sondaggio o come ricercatore di mercato?

Le domande trabocchetto rivelano chi imbroglia

Il primo passo è individuare le persone che non rispondono sinceramente o che non riflettono a sufficienza prima di rispondere alle domande. Gli imbroglioni possono essere riconosciuti in diversi modi, ma uno dei più comuni è inserire una serie di domande trabocchetto nei sondaggi.

Queste trappole riguardano eventi relativamente rari: ad esempio, ti può venire chiesto se hai acquistato un cobra nell’ultimo mese. Ci sono poche domande di questo genere, e nella remota possibilità che avessi davvero acquistato un cobra, sarebbe alquanto improbabile che tu abbia comprato nel medesimo periodo un’auto sportiva o un kayak.

Un’occhiata da vicino al più veloce e al più lento

Oltre alle risposte in sé, è importante anche il tempo impiegato per concludere un sondaggio. Ogni indagine ha un tempo medio di risposta, per esempio 7 o 15 minuti.

Se un panelista arriva alla fine in molto meno tempo – o molto di più – le possibilità sono che non abbia prestato davvero attenzione alle domande, o che magari abbia navigato e fatto tutt’altro mentre completava il questionario. In ogni caso, la qualità del contributo ne risente e le risposte sono certamente di minore qualità.

Rispondere dal paese sbagliato può portare dalla squalifica

È possibile controllare da quale stato rispondono gli intervistati, per essere sicuri che siano davvero nel paese dove dicono di essere. È un aspetto molto importante, perché le società di solito chiedono il parere dei consumatori di un determinato mercato, e assicurarsi che i panelisti vivano davvero nel paese richiesto aumenta la qualità delle loro risposte – e dei risultati ottenuti.

Certo, a volte può succedere che compili un sondaggio mentre sei in vacanza o stai visitando un altro paese; in ogni caso, se tutte le risposte vengono dal Bangladesh mentre tu hai dichiarato di vivere in America, è evidente che c’è un problema.

Le squalifiche possono essere temporanee o permanenti

Cosa succede allora, se cadi nel tranello del cobra o se ci metti troppo poco tempo a rispondere a un sondaggio? Di solito il primo step è escludere le tue risposte dal sondaggio in questione. Quindi anche se tu avessi davvero fatto una serie di acquisti inusuali, ciò non comporterebbe una completa esclusione dal panel.

Tuttavia, problemi ricorrenti influenzano la credibilità di un panelista. Questo può portare sia a ricevere meno sondaggi, sia a una sospensione temporanea. In alcuni casi, ad esempio quando una stessa persona è scoperta a usare diversi indirizzi email per rispondere allo stesso sondaggio più volte, tutti gli account vengono bloccati.

Anche i partecipanti troppo entusiasti vengono bloccati

I panel possono essere allettanti e coinvolgenti: quando i sondaggi sono ben fatti, è un piacere compilarli, e raccontare la propria opinione può essere molto divertente, vero?

I ricercatori delle compagnie non vogliono però che siano sempre le stesse persone a rispondere alle ricerche, perché la varietà di risposte è un importante fattore qualitativo.

D’altro canto, essi non dovrebbero sommergere i panelisti con sondaggi troppo lunghi o troppo frequenti. Quando le società di ricerche di mercato inviano ai consumatori solo indagini accuratamente redatte e pertinenti, e quando i panelisti sono davvero motivati, entrambe le parti ne traggono vantaggio!

Photo by Priscilla Du Preez on Unsplash