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Conosciamo il team: La Donna Dietro l’IT

Incontriamo un altro membro di Surveyeah! Oggi parliamo con Cecilia Nardini, che si preoccupa degli aspetti IT

Conosciamo il team: La Donna Dietro l’IT

Incontriamo un altro membro di Surveyeah! Oggi parliamo con Cecilia Nardini, che si preoccupa che ogni aspetto IT dei sondaggi funzioni a dovere.

È tempo di proseguire il nostro percorso dietro le quinte di Surveyeah e incontrare Cecilia Nardini! Si occupa di molti aspetti “invisibili” dei sondaggi, ovvero le operazioni e i servizi IT.

Per esempio, quando Surveyeah sigla una nuova partnership, Cecilia Nardini fa sì che tutti i panelisti abbiano accesso alle nuove opportunità che ne derivano. Garantisce che il sistema delle ricompense funzioni senza intoppi, e che i punti premio degli iscritti siano sempre aggiornati.

Una strada lunga e tortuosa verso i sondaggi

Come gli altri membri del team, il percorso di Cecilia verso Surveyeah non era scontato. Si è laureata in fisica – ma poi è tornata all’università per completare un dottorato in filosofia della scienza e bioetica.

“È stata un’esperienza molto interessante, ma non volevo lanciarmi in una carriera accademica. Ho lavorato per un breve periodo in una web agency – e Nicolò era uno dei nostri clienti”, racconta, descrivendo il primo incontro con il fondatore e CEO di Surveyeah.

“Quando ho parlato con Nicolò e ho conosciuto Surveyeah, non avevo mai partecipato personalmente a dei sondaggi. Ma durante i miei studi avevo condiviso l’appartamento con una ragazza che spendeva tutte le sue serate compilando sondaggi, per cui conoscevo bene quel mondo”.

Ritorno ad un ambito più congeniale

Dopo quel primo incontro, ci è voluto ancora qualche anno prima che Cecilia si unisse al team. Ma per lei è stato come tornare a casa: “Quando lavoravo per la web agency e abbiamo sviluppato il sito di Surveyeah, era come se il progetto fosse figlio mio. Perciò è stato grande tornare a lavorarci sopra e continuare a sviluppare la società”.

Oggi, in aggiunta al sito, ha avuto anche un bellissimo bambino. La sua famiglia ha preso anche la decisione di ritornare in Veneto, sua regione d’origine, per stare più vicini ai genitori che possono così dare una mano con il bambino.

“Lavorare da remoto è una grande possibilità per me, perché mi permette di stare più vicina alla mia famiglia, e pranzare con mio figlio e mio marito. In Lombardia, gli spostamenti mi portavano via molte ore al giorno” spiega Cecilia.

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