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È sbagliato fare ricerche di mercato in tempo di crisi?

La pandemia di coronavirus sta cambiando le nostre abitudini. Le società hanno bisogno di ascoltare i loro clienti, ma è giusto fare analisi di mercato in tempi di crisi?

È sbagliato fare ricerche di mercato in tempo di crisi?

La pandemia di coronavirus, che la si guardi da una prospettiva globale o locale, sta cambiando le nostre abitudini. Per rimanere al passo, le società hanno bisogno di ascoltare i loro clienti attuali e futuri e di reagire in fretta. Ma è giusto continuare con le ricerche di mercato nel bel mezzo di una crisi?

In pochi mesi, la pandemia di Covid ha cambiato il nostro modo di fare acquisti, di lavorare, di pagare i nostri acquisti, solo per fare alcuni esempi. Si può affermare che i comportamenti dei consumatori stanno cambiando molto più rapidamente che in passato.

Questo ha messo molta pressione ai brand e alle società; per stare al passo, devono avere ben presenti le necessità e le preferenze dei consumatori. Non è una sfida da poco in tempi di crisi, quando molti di noi non sanno nemmeno cosa vogliono di preciso!

Sii sensibile e rispetta le regole

Le ricerche di mercato sono uno dei metodi migliori per avere risposte. Solitamente, un’indagine viene condotta attraverso sondaggi online, interviste o focus group. La delicata situazione in cui ci troviamo, tuttavia, ha cambiato il quadro della situazione e sollevato questioni etiche.

Abbandonare l’analisi dei consumatori, tuttavia, non porterà nulla di buono per la tua attività. Invece, ascoltare i tuoi clienti rafforzerà la loro fiducia e ricorderà loro che tu sei sempre lì per loro, anche quando i loro bisogni cambiano in maniera radicale.

“Le aziende hanno bisogno di prendere decisioni, e non possono farlo con un salto nel vuoto”, ha dichiarato Pranay Jeyachandran, vicedirettore marketing di Incite Marketing Planning, in un’intervista a Marketing Week.

Naturalmente, le regole per la sicurezza vanno rispettate. Anche in quei Paesi dove sono permessi i contatti personali, è il momento di passare a sondaggi online e focus group virtuali; le interviste di persona possono essere rimpiazzate da videochiamate.

Questa sensibilità non migliorerà solo la tua immagine, ma sarà anche più rapida e conveniente. Inoltre, puoi coinvolgere persone diverse più rapidamente che con i metodi in presenza, perché non sei vincolato dalla tua posizione.

Ascolta attentamente, ma analizza ancora più attentamente

Ascoltare con attenzione le esigenze dei consumatori è un “must”, soprattutto in periodi di cambiamento. In ogni caso, fare le domande giuste e trarre le dovute conclusioni è ancora più importante.

Questo perché le persone stesse non sempre sanno con certezza cosa faranno nel loro futuro. Le ricerche di mercato non devono essere usate per chiedere alle persone quali prodotti e servizi utilizzeranno con esattezza. È più produttivo cercare di capire i loro pensieri e i loro bisogni, e da lì trarre delle conclusioni.

Un buon metodo è combinare diverse metodologie, come diari e interviste, o sondaggi online e focus group.

La buona notizia è che le persone sono molto disponibili per le ricerche di mercato. Le percentuali di risposta ai sondaggi online sono rimaste solide, e i recenti cambiamenti hanno reso le persone più consapevoli delle loro scelte e dei loro comportamenti. E ciò può portare a grandi risultati!

Innova rapidamente, correggi quando serve

I grandi cambiamenti in atto hanno portato un ulteriore vantaggio: a causa dei rapidi mutamenti in ogni settore, l’innovazione corre più veloce di prima in molti settori. Questo permette alle compagnie di provare le novità in maniera più facile rispetto a prima.

Le ricerche di mercato sono una fonte inestimabile di informazioni per queste innovazioni. Usa gli insight dei tuoi clienti, le loro speranze e le loro paure per studiare nuovi prodotti e servizi, lanciali rapidamente ed effettua correzioni quando necessario.

In questo modo, le ricerche di mercato possono aiutarti ad affrontate agevolmente – e vittoriosamente – questa situazione senza precedenti.

Photo © Artem Beliaikin / Pexels